L’esame medico a ciclo regolare è una tradizione della medicina dello sport da quasi 100 anni si tratta di un provvedimento della medicina preventiva nel vero spirito della medicina dello sport.
La direzione del settore salute del Team Ticino ha deciso di rendere obbligatorio per ogni atleta tale esame ogni 12 mesi in più; quest’esame deve assolutamente effettuato da un medico titolare della specializzazione in medicina dello sport.
Ad oggi è dimostrato in maniera scientifica che un’attività sportiva regolare e praticata in modo misurata e ragionevole ha degli innumerevoli effetti positivi sulla salute dei praticanti, questa dimostrazione non vale ancora per le attività sportive di competizione. In questa situazione, le conoscenze vanno in un senso piuttosto contrario, basti pensare ai grandi rischi traumatologici dello sport di gruppo o dello sci, per fare qualche esempio. A questo si aggiunge anche il rischio del sovraccarico, della sollecitazione maggiore dei diversi sistemi organici, improvvise morti cardiovascolari, ai tipi di lesioni muscolo-scheletrico della schiena, alle articolazioni principali o al metabolismo, pensando ai problemi di peso e del ferro in particolare.
Considerando che il più delle volte sono i bambini in fase di crescita che subiscono questi carichi di lavoro fisici molto importanti, dobbiamo anche considerare la potenzialità dei problemi che potrebbero insorgere.
Se è difficile – ma non impossibile – prevenire gli incidenti, è opportuno agire preventivamente con una profilassi.
La struttura di questo esame è stata decisa, da circa vent’anni, dalla Swiss Olympic Association, il nostro comitato olimpico la quale sovvenziona alcuni di questi controlli d’idoneità. I costi – fissati dalla Swiss Olympic - sono a carico dell’individuo, le casse malati non si prendono carico di queste prestazioni. L’esame medico sportivo che pratichiamo si appoggia al modello della Swiss Olympic. Al primo esame, all'atleta viene sottoposto un questionario concernente l’iter a livello medicale, personale e familiare, con insistenza sui fattor di rischio cardio-vascolare, da riempire il più preciso possibile e rinviato prima della visita medica. Il contenuto di questo questionario verrà discusso con il medico all’inizio della visita. Poi segue un esame detto “clinico”, dalla testa ai piedi, con esame approfondito a livello esterno del sistema organico (apparato locomotore, esame neurologico, auscultazione del cuore e dei polmoni, palpazione addominale, esame ORL, etc.). Non viene effettuato l’esame ginecologico.
Per concludere verrà fatto un elettrocardiogramma a riposo e un prelievo di sangue per determinare certi parametri ematologici e metabolici. Ulteriori analisi potranno essere fatti in modo mirato secondo l’anamnesi o l’esame. Lo stesso vale per gli esami complementari cardiologici (ECG sotto sforzo, ecocardiografia). In caso di situazione patologica, è probabile che questi esami possano essere considerati come prestazioni a carico della cassa malati. Dopo il check-up di base, la procedura rimane uguale per i controlli susseguenti, con alcune semplificazioni (questionario di decorso, quindi più corto, esami mirati, etc.). Tutti questi esami sono discussi direttamente con il paziente e i suoi accompagnatori; gli esami non ancora disponibili, come per esempio l’esame del sangue, verrà comunicato per iscritto e inviato allo sportivo con un rapporto globale rilevando eventuali problemi scoperti con le relative prese di posizioni.
È importante notare che questo rapporto viene trasmesso unicamente allo sportivo e ai suoi rappresentanti legali ma in nessun caso ai rappresentati della squadra. In caso di sport di squadra e in presenza di problemi esistenti anche da altri membri (accorciamenti muscolari p.es.), questi verranno eventualmente discussi con l’allenatore. In caso di problemi seri, verrà discussa e stabilita una strategia di proseguimento e di comunicazione.
Normalmente, non fanno parte delle prestazioni obbligatorie delle casse malati. Consigliamo di discutere di quest’aspetto finanziario con il medico. Un punto che vogliamo ricordare è che nella maggior parte dei casi di cui ci occupiamo, l’esame d’idoneità viene richiesto obbligatoriamente dalla società sportiva delimitando la libera scelta del medico.
La formazione specialistica e l'esperienza dei medici selezionati e il loro impegno per la pratica quotidiana della medicina dello sport, così come nel movimento di medicina sportiva nazionale e internazionale, è una garanzia di qualità! La visita medica sportiva non è un esame di routine nemmeno un esame classico, ma qualcosa di particolare complessità, che richiedono conoscenze nel campo medico specializzato così come conoscenze estese nel campo specifico di qualsiasi sport.
L’ultimo punto che trattiamo è il momento dell’esame. Il nome inglese di uso più frequente “pre-participation examination PPE”, il controllo medico deve essere fatto prima di un evento specifico, in modo che le misure mediche necessarie possono essere applicate e permetter cosi all’atleta di arrivare al momento dell’evento in forma e pronto. Questo modo di vedere è teorico e poco realistico. Idealmente, la prima visita medica sportiva deve avvenire prima di iniziare uno sport di una certa intensità e fino a un certo punto per determinare se è effettivamente possibile. I controlli successivi verranno fatti in modo leggermente semplificati e possono essere realizzati anche a ritmo di 12 a 18 mesi a seconda delle intensità della pratica.
In conclusione, l’esame medico sportivo praticato in buone condizioni – medico specialista che si consulta anche per problemi intercorrenti, effettuati a ritmo regolare – è una forma eccellente di prevenzione per la salute e le capacità corporali che rappresentano il capitale più importante per l'atleta.